LA LUPINELLA

Tra gli oltre 10.500 ettari appartenenti al territorio del Chianti, tra le provincie di Firenze, Siena, Arezzo, Pisa, Prato e Pistoia, nelle terre del Rinascimento, tra incontaminate distese di Lupinella, sulla e molte altre specie erbacee spontanee, tra luoghi incontaminati dove umbratili boschi si alternano a vigneti oliveti e campi di grano, tra i comuni di Montelupo Fiorentino, Montespertoli, e Sant’Ansano si estendono gli oltre 12 ettari dell’azienda “La Lupinella”. Urge necessario fare però un passo indietro per dedicare due parole a coloro che hanno deciso di investire in questo settore, provenendo da un settore completamente diverso. E siccome dietro ogni grande progetto e ogni grande azienda ci sono delle grandi persone e delle grandi menti imprenditoriali, urge necessario parlare della famiglia Bitossi dell’azienda multiproprietaria leader dell’industria della ceramica (e non solo). I Bitossi, proprietari dell’azienda La Lupinella e convinti amanti del vino e delle potenzialità dei propri terreni non ci hanno pensato un minuto a investire nel mondo del vino. Non è storia recente l’acquisto dei terreni, che risale al 1977, quando Vittoriano Bitossi decide di acquistare gli appezzamenti che andranno a costituire il corpo principale della tenuta nel comune di Vinci. L’idea era quella di valorizzare un’area ancora poco conosciuta e selvaggia dall’enorme potenziale, riportando i vigneti alla piena produzione. A distanza di quasi 50 anni, dopo i vari reimpianti, seguiti ad opere di zonazione che potessero interpretare nel miglior modo possibile il terroir del luogo di interesse, possiamo dire che la “mission” del progetto è stata rispettata e con l’aiuto delle consulenze del grande enologo Luca d’Attoma, oltre che l’impegno costante e professionale di Lorenzo Dara, (caro amico, ex compagno di studi, giovane enologo, cantiniere e agronomo alla guida dell’azienda), hanno fatto si che fosse arrivato il momento di farsi conoscere e degustare, presentando al mercato vinicolo un prodotto già eccellente, ma con un margine di miglioramento enorme e tutto da esplorare. 
L’azienda sta puntando tutto sul territorio e sul rispetto del terreno e dell’ecosistema che lo circonda, infatti è di recente effettuazione la scelta di passare al biologico, ottenendo nel 2019 la certificazione, tale che gli potrà permettere nella vendemmia di settembre 2019 di produrre col marchio “bio” sulla bottiglia. Un passo necessario e importante che attesta l’azienda in una fascia di mercato sempre più ambita dai vari compratori internazionali. 
Il suolo è per lo più argilloso, tipico e caratteristico della Toscana, che se ben lavorato può concedere produzioni di ottima struttura, potenza, con prodotti longevi e profumati. 

Le referenze presentate a Vinitaly di quest’anno sono state due: 

-      La Lupinella Rossa – Chianti DOCG 100% Sangiovese, uve accuratamente selezionate in vigna e raccolte a mano . vinificazione in vasche di cemento con macerazione di due settimane. Affinamento per dieci mesi con un terzo del vino affinato in cemento, un terzo in tonneau da 600 litri di primo passaggio e il restante in botte di legno grande da 30 ettolitri di secondo passaggio. Un ulteriore affinamento di 6 mesi lo effettua in bottiglia. Un vino definito da loro di forte vocazione territoriale, equilibrato e di ottima beva. Al gusto si presenta di spiccata freschezza, con frutti rossi maturi e un tannino delicato, morbido, elastico e ben integrato.
-      La Lupinella Rosa – Rosa Toscano IGT 100% Sangiovese ottenuto dalla vigna Le Mandrie, a Montespertoli. Vino caratterizzato da freschezza, note erbacee e agrumate. Il vino in questione per una parte del suo mosto (un terzo all’incirca), viene fatto fermentare nei tradizionali orci per tre settimane. Il restante in acciaio.  Anche per questo vino le uve vengono accuratamente selezionate in vigna e raccolte a mano. Dopo una pressatura soffice fino ad ottenere il colore desiderato. L’affinamento è di circa cinque mesi in acciaio senza fermentazione malolattica. 

Lasciate che mi faccia testimonial dell’amicizia che mi lega a Lorenzo come conoscitore della sua professionalità e della sua competenza. Un impegno costante che si manifesta nell’amore che esprime per il lavoro che fa e per il mondo del vino, lo ha portato a girare mezzo mondo conducendo vendemmie e lavori di cantina, in diverse realtà vinicole mondiali. Il suo arrivo alla Lupinella, è di buon auspicio per l’innovazione che una mente giovane e al passo coi tempi, può portare in un mondo sempre più giovane, smart e tecnologico. Conosco lui e per questo gli auguro il meglio, nella speranza che la Lupinella possa essere un importante biglietto da visita e un grande trampolino di lancio nel mondo Vitivinicolo Italiano. Se questo dovesse succedere, sarebbe tutto meritato. Il buon vino è frutto di fatica, perché la terra da sola non basterebbe. Lui lo sa bene. Credetemi!! 


























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