I BALZINI WINERY 

Dal cuore della Toscana centrale, ai confini tra le province di Firenze e Siena, in un batter d’occhio ci si immerge in un territorio incantevole, fatto di campagna, vigne case coloniche e testimonianze storiche importanti. Di balzo in balzo si giunge a quella che oggi rappresenta una tra le migliori realtà vitivinicole Italiane. I Balzini Winery. E’ proprio dal fatto di appartenere a un territorio ricco di piccoli terrazzamenti e balze da cui questa azienda prende il nome. 
L’azienda è un classico esempio di azienda agricola Toscana con la casa colonica attorno alla quale si è sviluppato negli anni tutto il contesto agreste che ha reso importante questa azienda nel mondo. I vigneti e gli oliveti. 
Era il 1980 quando Vincenzo d’Isanto, brillante commercialista Fiorentino, mosso dalla passione per il vino e per la campagna Toscana, decide di acquistare una casa colonica nel Chianti Classico, decidendo solo successivamente con un enorme impiego di energie e tempo di portare l’azienda al livello in cui è adesso. L’idea di Vincenzo era quella di raccontare una Toscana diversa dal solito, partendo dalla scelta di non fare Chianti Classico, ma solo vini IGP e di impiantare vitigni internazionali producendo dei cru di un solo vitigno, che ad oggi si attestano tra i più famosi, costosi e importanti vini al mondo. Dal 2005 la moglie Antonella venne coinvolta nell’operatività aziendale coaudiuvata anche dalla figlia Diana che da qualche anno è l’unica a gestire i Balzini. 
L’azienda anche se non certificata è da sempre a conduzione biologica, le uve sono raccolte a mano e il rispetto biologico del territorio è la condizione sine qua non su cui Diana ha impostato le scelte aziendali e agronomiche. 
Il corpo centrale dei vigneti si trova di fronte alla casa di abitazione, mentre un altro appezzamento è situato a pochi kilometri di distanza. In totale l’azienda conta 7 ettari vitati impiantati a Sangiovese, Merlot, Mammolo e Cabernet Sauvignon. Un laghetto e un bosco completano lo splendido quadro naturale che dona lusso e lustro a questa bellissima azienda. L’esposizione dell’azienda permette ai vigneti di godere di una splendida e lunga illuminazione solare condizione importantissima per la sana e performante crescita e maturazione delle uve. 
In virtù del fatto che quanto detto prima relativamente all’importanza che questa azienda riveste nel panorama vitivinicolo nazionale, è doveroso fare un accenno al comitato grandi cru d’Italia di cui i Balzini fa parte. L’associazione nata nel 2005 si occupa di tutelare e sviluppare il prestigio delle aziende vitivinicole che da almeno 20 anni producono grandi vini con ratings ai massimi livelli. 
I vini si differenziano per tipologia di uvaggi e qualità (o importanza), in funzione della diversa colorazione dell’etichetta: dal cru a base di Merlot identificato con la gold label al black label a base di Cabernet Sauvignon e Merlot passando dal loro vino rosa pink label a base di Sangiovese e Merlot terminando con il white label il green label e il red label. Sangiovese e Cabernet Sauvignon, Sangiovese e Mammolo e merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese.
I vini degustati per l’occasione sono stati il loro vino rosa da Sangiovese e Merlot il green label da Sangiovese e Mammolo e il red label da Merlot, Cabernet Sauvignon e Sangiovese. I vini sono stati tutti gradevolissimi con un bellissimo originale profilo Toscano che di Toscano da raccontare non ha molto. È proprio questa la forza, obiettivo che da sempre Vincenzo cerca di perseguire e che identifica e contraddistingue questi vini, che nel bicchiere si presentano di una bellissima morbidezza, rotondità sorretta da una spalla di freschezza e lieve sapidità che li rendono di una beva spensierata e piacevole. Profumi vari floreali e fruttati, intensi e persistenti. Vini vivaci con tannini morbidi, elastici e delicati. Stiamo parlando indubbiamente di grandi vini, consolidati nel tempo e conservati meticolosamente e gelosamente nella nursery dell’azienda, dove ancora oggi è possibile scovare bottiglie di annate che vanno dalla prima prodotta all’ultima dell’ultima campagna vitivinicola. Inoltre è possibile trovare tutte queste annate in diversi formati da magnum a doppia magnum alla 6 litri fino alla 15 litri. Strepitoso. 
Un pensiero lo vorrei dedicare all’ospitality in quanto condizione sempre piu importante da considerare quando si visita un’azienda, che si sia professionisti del settore come no. Per quanto riguarda la mia personalissima esperienza, posso affermare non solo di essermi sentito estremamente gratificato dal tempo che Diana e le sue collaboratrici ci hanno dedicato passando del tempo con noi, spiegandoci le dinamiche aziendali, ma come se non bastasse abbiamo avuto l’immenso piacere di essere ospitati a pranzo dove ci è stato concesso un prelibatissimo fresco menù estivo, accompagnandolo alla degustazione dei loro vini. Tornerò presto a trovarvi! So che da voi, li dove le balze si alternano nel lusso di uno dei panorami più belli della Toscana, mi sentirò sempre a casa. GRAZIE!!


















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