OSTERIA DEL CAFFè ITLAIANO

  Quanti di voi avranno sentito parlare dell’Osteria del Caffè Italiano di Firenze? Suppongo che molti di voi, negli svariati anni (20 anni), di attività dell’osteria, abbiano avuto il piacere di degustare i piatti del ristorante e le pizze del piccolo forno adiacente l’osteria, non potendo rimanere golosamente soddisfatti da tutto questo ben del Dio.
  Beh, adesso allora vi dico una cosa che forse non sapete. tenetevi forte, perché Da aprile il Caffè Italiano a più di 20 anni dalla prima apertura, ha cambiato gestione e ha riaperto i battenti con un team di professionisti pronti a far vibrare le vostre papille gustative. Dopo un grande lavoro di ristrutturazione sugli interni, è stata la volta del reparto operativo dell’osteria selezionato da colui la cui fama lo precede, il gastronomico e fondatore della struttura Umberto Montano; l’uomo del Mercato Centrale. 
Nell’ottica di tornare tra i nomi più importanti della ristorazione Fiorentina, ha deciso di coinvolgere un pool di “numeri 10” della cucina e della sala tra cui Gionata d’Alessi, cuoco della provincia di Livorno titolare di “Io Cucino” a Bibbona che si occuperà al Caffè Italiano soprattutto della carne, gestendo la griglia a carbone. Sandro Soltani invece farà gli onori di casa innaffiando con delle ottime selezioni di vino i clienti dell’osteria, già titolare del caffè Santambrogio e fresco di una recente apertura di uno dei locali della fondazione Fabbrica Europa vicino al Parco delle Cascine. 
Non è finita qua, perché il leader maximo del forno per la pizza sarà Guglielmo Vuolo, famoso pizzaiolo già titolare di altre realtà ristorative Italiane e per la prima volta a Firenze, già insignito di un importante riconoscimento che lo ha attestato come uno dei migliori pizzaioli della città. Carmelo Pannocchietti già titolare di Arà è sud, (come non ricordarlo), sarà in cucina a testimonianza che una cucina Siculo-Toscana è possibile. Come ogni grande squadra che si rispetti, serve un grande regista a organizzare il gioco, per il progetto Caffè Italiano, è stato scelto Federico Mannetto colui che fa da collante tra soggetti così diversi creando una simbiosi perfetta degna di un grande Manager con alle spalle tantissime esperienze di successo. 
Il palco scenico su cui tutti questi protagonisti recitano, è lo stesso di sempre, lo stesso che ha visto la luce nel XVI secolo. Palazzo salviati, uno dei palazzi storici piu belli di Firenze originariamente di proprietà della famiglia da Cintoia per poi passare nel 1434 alla famiglia di Roberto di Marco Salviati e successivamente alla famiglia Bentivoglio. Oggi è dichiarato Patrimonio Artistico Nazionale. 
Quando ho ricevuto l’invito a partecipare a un menù degustazione con abbinamento cibo-vino, non ho esitato un secondo ad accettare, fortemente motivato anche dal fatto che per l’occasione ci sarebbe stata una collaborazione eccezionale con Alberto Tasinato ex miglior Food And beverage d’Italia, ex manager del ristorante due stelle Michelin Seta di Milano del Mandarin Oriental e attuale titolare del ristorante Alchimia di Milano che gestisce insieme a Davide Puleio, Chef di fama internazionale che vanta esperienze annuali in ristoranti come il Noma di Redzepi a Copenaghen e da Pipero di Luciano Monosilio. Per l’occasione con anche Davide presente in cucina, abbiamo avuto il piacere di degustare un po di piatti dell’osteria ma anche alcune proposte che Alberto offre ai suoi clienti di Milano nel ristorante Alchimia. 
Abbiamo iniziato con una splendida, leggerissima e perfettamente lievitata pizza del maestro Vuolo che ci ha fatto capire le potenzialità di una delle migliori pizzerie di Firenze abbinata a una splendida bollicina metodo classico a base di colorino dell’azienda Cupelli. A seguire è stata la volta del finto carpaccio di manzo, elaborato con peperoni, disidratati per una notte e messi a bagno nel loro succo con anche il succo d’arancia rossa, serviti con crema di rucola e parmigiano reggiano. Una vera libidine imbevuta di Trebbiano della Fattoria di Petrognano. Come primo piatto abbiamo avuto l’immenso piacere di assaggiare il risotto Milano-Firenze, servito per l’occasione con una terrina di lampredotto, ma che Tasinato serve ai suoi clienti di Milano con una terrina di coda alla vaccinara presentandolo come il risotto Milano-Roma, Il piatto è stato abbinato al nebbiolo Schiavenza 2017. Con lo stesso vino abbiamo assaggiato anche i fegatini secondo la loro idea e personale interpretazione. Buonissimi e delicatissimi. La portata principale è stata un piatto di coniglio in porchetta servito con scaglie di tartufo nero scorzone e verdure arrosto meticolosamente abbinato a una magnum di Salcheto Riserva 2010. Carne morbidissima perfettamente condita e rispettosa della materia prima, senza eccessi di salse o sughi che avrebbero solamente ingiustamente nascosto il buonissimo sapore del coniglio. Infine un irresistibile dolcezza fatta di zuccotto all’alchermes, crema e ricotta, servito con un moscato d’Asti Seracco 2018. 
L’impressione che ho avuto in generale stata una bellissima impressione; Tasinato ha confermato di essere un grande uomo di ristorazione, un grande professionista e un grande conoscitore. Ho inoltre trovato i piatti veramente ben realizzati e molto originali, questo grazie a tutte le mani esperte che hanno collaborato alla realizzazione delle pietanze: oltre che Davide Puleio, anche gli altri due Chef. Non vedo l’ora di andare a Milano a provare l’Alchimia.
Per quanto riguarda l’Osteria del Caffè Italiano invece, spero che possano raggiungere gli apici della ristorazione Fiorentina nel giro di poco, magari sistemando qualcosa che ancora non è al top e acquisendo una maggiore personalità soprattutto in sala. Sicuramente si meritano il meglio,  soprattutto perché ci credono e stanno lavorando per questo, proprio come una grande squadra. È solo con l’unione, che oggi è possibile realizzare qualcosa di grande e in questo senso i quattro professionisti ce la stanno mettendo tutta. L’esperienza che mi hanno lasciato è stata piacevole, divertente, golosa, intensa. Sono uscito dal Caffè Italiano col sorriso ma soprattutto con l’irrefrenabile voglia di tornarci. GRAZIE A TUTTI!!






















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