ENOTECA PINCHIORRI

La crisi non potrà fermare la bellezza!
In questo periodo storico che tutti stiamo vivendo con fatica, andiamo alla ricerca della benzina che alimenti la fiamma della passione. Ieri ho consacrato il mio avvicinamento alla vetta della montagna, mettendo la bandiera sulla vetta forse più alta di questa catena montuosa chiamata ristorazione.  Un’esperienza memorabile, che sempre porterò con me e che mai scorderò. Sedere al tavolo della sala del ristorante tre stelle Michelin dell’Enoteca Pinchiorri, è significato per me sedere sotto la colonna d’Ercole che da sempre regge il lusso e l’immagine dell’alta cucina Italiana nel mondo. Una cantina memorabile, immensa e leggendaria, ha provocato in me un senso di felicità che non riesco a spiegare. Io dentro una delle biblioteche vinicole più importanti al mondo e tutto il mondo fuori. Uno dei ristoranti più prestigiosi d’Italia e d’Europa. Un vero e proprio museo del vino. Affascinante è il teatro che ogni sera i professionisti mettono in scena sul palcoscenico della sala. In un fluido movimento di gesti, ricorrenze e semplici, taciti sguardi, va in scienza uno spettacolo che incanta, se ci si ferma a osservarlo con attenzione. Un occhio attento a ogni singolo particolare, un imparagonabile precisione fanno si che tu viva il tuo piccolo momento di gloria. Un servizio ineccepibile. Una cucina coinvolgente, che ti tiene col fiato sospeso, facendoti attendere con precisione svizzera , la portata successiva, che sovente arriverà per donarti un attimo di bellezza, di strabiliante stupore. offrire agli ospiti proposte gastronomiche che siano testimonianza ed espressione del territorio, della storia delle tradizioni locali, per valorizzare le differenze culturali che rendono uniche le diverse cucine nel mondo, è la missione di Riccardo Monco e Alessandro Della Tommasina rispettivamente Chef executive e Sous-Chef. Ma lo è stato molto prima di loro, anche per Annie Feolde. La mente pensante e concreta che ha fatto si che l’Enoteca potesse essere, quello che è oggi.  ieri ho avuto la fortuna di degustare il nuovo menù degustazione, che mi ha decisamente fatto impazzire. 

-Ostrica marinata allo scalogno con tartufo e carciofi
-Sandwich di acciughe, con gelato alle olive taggiasche e misticanza
-Ravioli di bietola arrostiti, con spuma di latte di aringa affumicata e caviale
-Sfoglia di calamaro con porcini e caviale
-Lumache, prezzemolo, salsa alla noce di cocco e topinambur
-Carciofo cacciatora-pescatora
-Sugo di gallina, tuorlo di uovo marinato alla senape e disco di pasta di cacao con fonduta di castelmagno
-Maiale di razza mora romagnola, cipolle sotto cenere e composizione di patate bianche
-Sfoglia sovrapposta di pomodoro e broccoli con pecorino e baccelli

Infine le dolcezze:

-meringa al tè jasmin e frutti rossi
-torta di carote sfoglia di zucca gelato al caramello sorbetto alla carota
e la strepitosa selezione di cioccolatini artigianali

l’abbinamento con i vini, è iniziato con Richiari podere Poggio scalette 2018
proseguito con lo Chassagne-Montrachet – Les Champs Gain di Marc Colin 2017
in seguito il Volnay-Champans Premier Cru Domaine Des Comtes Lafon 2016
l’IGT di Carlo Ferrini Giodo La Quinta 2018
infine il Vin Santo di San Giusto a Rentennano 2011

Adesso che sto vivendo questo sogno, non svegliatemi, ho ancora tanto da scoprire e sono pronto a farlo, con la stessa umiltà e apertura mentale, che da sempre mi contraddistingue.

2 minuti al pass!!!
Si Chef!

GRAZIE!!









































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