IL TIMORASSO DELL’ARCHITETTO

Era gennaio, quando io altri tre compagni di avventura, arrivammo in una nebbiosissima Monleale un piccolo comune situato su una collina alla sinistra del torrente Curone, all’imbocco della valle, di fronte a Volpedo.
Eravamo lì per incontrare il padre e pioniere del Timorasso: Walter Massa e con l’occasione, assaggiare i suoi vini. Quel giorno, in quel bellissimo susseguirsi di colli, incastonati tra il Monferrato e l’Oltrepò, venimmo accolti al civico 10 di Monleale, da un uomo scalzo con tre calici in mano che sbucando dalla nebbia, sul’asfalto gelido, con un poncho e un basco in testa esclamo’: “ ce ne avete messo di tempo per arrivare, ma alla fine ce l’avete fatta!”. Era Pigi. L’immancabile braccio destro di Walter, colui che ognuno, almeno una volta, nel mondo del vino, avrà incontrato. La badante scalza di Walter per intendersi.
Una volta accolti dentro casa, Massa iniziò a selezionare qualche bottiglia per degustarla assieme, mentre Pigi, affettava del buonissimo salame artigianale, locale, su un ingegnoso tagliere di cartone. 
Ad un tratto suonarono il campanello, Walter aprì la porta e al tavolo di degustazione di vino e salame, si unì al gruppo: Bruno battegazzore - un altro piccolo produttore della zona che in seguito, io e Teseo Geri (compagno di avventura), decidemmo di coinvolgere come espositore, per il progetto Vini Migranti.
Per l’occasione, Bruno, ci portò a degustare un buonissimo Timorasso Derthona, una delle due sue referenze - (l’altra è la Barbera Monleale).  Un produttore fedele alla linea, che ha capito perfettamente l’entità di un vitigno, lasciandolo esprimere, per come meglio riesce a fare in quel territorio. 
Architetto prestato al mondo della viticoltura, Bruno Battegazzore riaprì l’attività vitivinicola del nonno, supportato e accompagnato in quest’avventura dalla compagna Elisa.
L’azienda si estende su diversi appezzamenti di proprietà, distribuiti con logica antica, nella conca di fronte la frazione di Mombisaggio, ma gestiti con fare moderno, privilegiando qualità e sostenibilità. 
Un vino eccezionale davvero. Un vino di architettonica precisione, con note di agrumi, di erbe fresche appena sfalciate, fiori gialli -  un vino minerale, e con una bella struttura. Un vino Persistente, Fine ed equilibrato. 
Il Timorasso, appartiene a quel patrimonio ampelografico, riscoperto negli anni ’80 da Walter Massa e ad oggi prodotto nella zona dei Colli Tortonesi, da una trentina di produttori tra cui Bruno. Un vitigno che inizia a essere riconosciuto in tutto il mondo, come un grande bianco Piemontese, grazie allo sforzo e al fiuto di produttori, che hanno fatto crescere ancor prima di una pianta in terra, una convinzione nel cuore. Grazie!




















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